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domenica 1 febbraio 2015

Perù (and back)

Ancora 3 giorni e si va.
Come mio solito, mi sembra di vivere anche questo in terza persona.
Guardo le mappe del Perù, annoto nomi di città e paesi, distanze, clima, mezzi di trasporto; penso a cosa stipare nello zaino, mi chiedo se avrò abbastanza soldi, se saprò cavarmela con il mio mezzo inglese ormai dimenticato e il mio spagnolo inesistente.
Ogni giorno mi chiedo perché parto.
Ogni tanto mi rispondo come facevo quando avevo vent'anni di meno: "Perché è là, e non qui".
Ogni tanto mi rispondo come faccio con vent'anni di più: "Perché non me ne sto a casa?".

Di sicuro c'è che l'idea di partire con 2 gradi e sotto la pioggia per arrivare a 28 gradi e al sole mi alletta parecchio. L'eterno sogno di sfuggire all'inverno.

Il resto si vedrà.
Magari tra un mese sarò già di nuovo qui, tappato in casa nella mia stanzetta del computer.
Magari tra 3 mesi non vorrò tornare e dovrò farmi forza per salire sull'aereo che mi riporterà qui.

Chissà, magari il paradiso è semplicemente un posto dove non ci sono dubbi, né decisioni da prendere.


giovedì 1 luglio 2010

Desire

Sono ormai anni che io e la vichinga non ci facciamo regali "importanti" per il compleanno. Così non mi aspettavo chissà quale regalo e quando Matilde mi ha dato un pacchettino e ci ho trovato dentro una maglietta pensavo che fosse finita lì.
Invece ho dovuto cercare in giro per casa il secondo regalo, finalmente scovato in cantina: un dobro nuovo fiammante. Mi toccherà per forza riprendere a suonare.
Il tutto è nato da una mia esternazione, fatta una prima volta qualche anno fa e poi ripetuta a pochi mesi dal mio compleanno, in cui dicevo che il dobro è la mia chitarra preferita. Neanche a dirlo la vichinga si è girata prima tutta internet e poi più praticamente tutta Gent a cercare un dobro nero, il mio preferito.
Ciliegina sulla torta (del tutto immaginaria, visto che oggi il dolce era il tiramisu) ho passato una splendida serata in riva ad un canale a bere aperitivi e con "cena al sacco".

giovedì 11 febbraio 2010

Matildese

Perle di linguistica in Matildese moderno. Parlando due lingue contemporaneamente, capita a volte di non ricordarsi una determinata parola; Matilde ha risolto il problema usando parole olandesi coniugate in italiano e viceversa. Ecco un elenco delle ultime invenzioni.

- Mamma, ho morsato!
(da morsen, sporcare/macchiare)

- Mi chitili!
(da kietelen - je kietelt mij, mi fai il solletico)

- Mi fai vedere nello spigolo?
(da spiegel, specchio)

-... se no stecco del caldo!
(da ik stik van de hitte, muoio dal caldo)

- Mettile lì al canto
(da aan de kant, da parte)

- Allora delliamo le carte!
(da delen, dividere - dividiamoci le carte!)

- Sta bludendo?
(da bloeden, sanguinare)

- Guarda che touro...
(da toeren probabilmente, che però vuol dire fare un giro e non girare come intendeva lei)

- Quel rumore mi stava sdofando!
(da doof, sordo)

- (nella vasca da bagno:) Spuliamo!
(da spoelen, sciacquare)

Aggiunta del 06 maggio 2010:
- ...ma io sto già remando!
(da remmen, frenare)

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Infine, dialogo surreale tra me e Matilde pochi giorni dopo essere stati in Italia. Matilde è seduta sul gabinetto ed io passo a vedere se va tutto bene.

M: Papà... sto facendo la cacca di Celle!
A: Eh!?
M: Sì, profuma come quella di Celle...

venerdì 18 dicembre 2009

Eerste sneeuw in België

"Heel het land is bedekt onder een sneeuwtaptijt."
Sabato scorso ha iniziato a fare freddo, nel senso che la temperatura di giorno è scesa da 8-9 gradi a 4-5 gradi e ci sono state le prime gelate mattutine.
Ieri è arrivata anche la prima neve. Sono uscito di casa con Matilde pronto per andare in bicicletta, ma già CAMMINARE fino al garage è stata un'impresa, quindi siamo tonati indietro a prendere la macchina (sì, perchè noi in garage ci teniamo le biciclette, mica la macchina!).
Oggi, invece, Matilde è andata a scuola a piedi con Sabien, io sono andato temerariamente a lavorare in bicicletta come al solito.


(Foto da De Morgen)

venerdì 3 luglio 2009

Helpdeskmedewerker

Sembra incredibile ma lunedì 06 luglio, dopo solo 19 mesi di pausa, tornerò a lavorare: la "Hogeschool Gent" si è finalmente decisa ad assumermi.
Andrò a fare il tecnico di computer, come sempre. Ufficialmente è helpdesk di prima linea, ovvero cercare di risolvere al telefono (in nederlands e senza sottotitoli!) i problemi dei 1200 utenti della scuola.
Il primo drastico cambiamento, a parte un attacco di insonnia da preoccupazione, è stato che mia moglie mi parla in nederlands. E' decisamente una situazione inquietante, un po' come se all'improvviso mi mettessi a parlare con mio fratello solo in inglese.

mercoledì 1 luglio 2009

La risposta finale!

Anche stavolta ce l'ho fatta: oggi compio 42 anni. Non che il semplice fatto di essere il mio compleanno ne faccia un giorno così speciale, sia chiaro. Lo sento come un giorno qualunque, tranne per il fatto che ricevo mail ed SMS di auguri. E forse che mi azzardo ad essere ancora più inattivo del solito, sperando nella comprensione e/o nella compassione di chi ho intorno.
Ad esemplificazione del tutto non c'è niente di meglio di questa vignetta, che guarda caso mi ha passato mia moglie...

venerdì 19 giugno 2009

Di nuovo estate

Nonostante il clima stia facendo del suo meglio per non farcene accorgere, è tornata di nuovo l'estate.
Come ogni anno Matilde si trasferirà per un paio di mesi a Celle dai nonni, quest'anno probabilmente con l'ausilio della sola mamma. Papà forse (forZe) dovrà rimanere a Gent a... lavorare!
Forse sarebbe meglio aspettare, per scaramanzia, a spiattellare tutto ai quattro venti, ma c'è la concreta possibilità che io abbia finalmerda trovato lavoro.
Qualche settimana fa ho fatto un colloquio con annessa prova tecnica presso la Hogeschool Gent, e pare che tra la ventina di candidati:
  • io sia stato l'unico a finire completamente la prova, e in un tempo più breve del previsto
  • abbia una lunga esperienza alle spalle che loro considerano interessante
  • nonostante i tentennamenti con la lingua io sia risultato il più spigliato
  • loro sostengano che visto che si va sempre più verso una società multietnica allora anche loro nel loro piccolo dovrebbero fare qualcosa (tipo assumere un italiano che parla nederlands da un anno e mezzo e sperare che migliori)
In conclusione sono il primo della graduatoria. Peccato che essendo un ente pubblico ci sia bisogno di presentare il famoso gelijkwaardigheidsattest, e che suddetto attestato sia nelle grinfie di un ministero a Brussels... che dire, speriamo che non sia come un ministero italiano.

venerdì 4 luglio 2008

So long, and thanks for all the fish.

(Ebbene sì, ho appena finito di rileggere "The Hitch-Hicker's Guide to the Galaxy" di Douglas Adams!)

Alla fine ce l'abbiamo fatta: ora il trasloco è definitivamerda finito!
Domani mattina si parte per una vacanzina... di 2 mesi. Ritorno previsto a fine agosto: prima un salto a Granada da amici, poi una sosta a Brescia e una a Pavia a salutare altri amici, infine residenza fissa a Celle Ligure, a 50 metri dal tanto agognato mare.
In un certo qual modo mi dispiace andare via: visti i miei tempi lunghi avrei bisogno di familiarizzare con la casa e con la città, ma ormai dovrò rimandare a settembre. D'altra parte la possibilità di stare un'estate al mare, a Celle, come quando eravamo bambini, temo non si ripresenterà più (se non quando andrò in pensione... quindi non prima di 24 anni, se tutto va bene!). Non vedo l'ora di poter riprendere a girare a piedi nudi, maglietta e costume e via andare.

lunedì 21 aprile 2008

Bambini copritevi...

C'è un detto, in casa nostra, che fa così: "Bambini copritevi, che la mamma ha freddo".
Bene, l'altro giorno la vichinga ha deciso che cominciava a far caldo, così siamo andati a far tagliare i capelli a Matilde.

Devo dire che avevo un po' paura del risultato, visto quanto ci hanno messo i capelli a crescerle lunghi, però sta benissimo anche così.

lunedì 7 aprile 2008

Sleutels

Finalmente, il 23 marzo siamo entrati in pieno possesso della nostra nuova casa. Il giorno dopo, 24 marzo, primo giro di ricognizione in compagnia di muratore, falegname, idraulico e tuttofare.
Se uno si ferma a pensare a tutto quello che c'è da mettere a posto si fa prendere dello sconforto. Però anche la vichinga è d'accordo sul fatto che è una sensazione diversa dal solito; il solo sapere che tutto il mazzo che ti farai nei prossimi giorni lo fai per te stesso rende ogni cosa sopportabile.
La vichinga ha cominciato a colorare il soggiorno (o forse sarebbe più corretto dire "scolorare", visto che era rosso scuro), mentre io mi sono dilettato con la tappezzeria del bagno.
Abbiamo fatto qualche prova colore, soprattutto per definire le tonalità del verde. Prossime prove: il viola e il giallo per la cucina, il marrone e l'arancione per la camera da letto.

venerdì 21 marzo 2008

Ripresa

E' un pezzo che non scrivo. Non che non sia successo niente o che non ci sia niente da raccontare; solo che la mia innata pigrizia ha preso il sopravvento.
C'è stato il compleanno della vichinga (il 24 febbraio, stesso giorno di Jumbolo), il mio corso di Nederlandese è andato parecchio avanti, sono stato ad un concerto dell'ex Bob Dylan fiammingo, abbiamo fatto un mutuo e firmato il compromesso per la casa.

Partiamo dalle conquiste linguistiche. Ogni giorno che passa imparo qualcosa di nuovo; il problema è che più imparo e più la conoscenza totale mi sembra irraggiungibile. Ogni tanto mi scoraggio, soprattutto quando sento la radio e capisco poco o niente, oppure quando sento qualcuno parlare e non riesco neanche a capire di COSA stia parlando. Poi però ci sono volte in cui riesco a parlare al telefono brevemente con mio suocero solo ed esclusivamente in nederlands, oppure vado a comprare il pane o le sigarette e riesco a gestire la trattativa senza dover ricorrere all'inglese. La cosa che più mi ha fatto capire i miglioramenti è stato il riuscire a leggere le pubblicità o i titoli dei giornali e delle riviste. E' vero che ci riesco anche in francese, ma quello l'ho studiato a scuola per 6 anni, benchè ne siano passati altri 25 nel frattempo.
Comunque sia il corso va bene e l'insegnante mi sembra valida. La classe è quanto mai eterogenea: età tra i 22 e i 60 anni, provenienza dalla Cecenia alla Russia, dall'Angola al Congo, dal Brasile alla Francia, dall'Armenia al Kurdistan. Sarò scontato, ma i più difficili da "gestire" sono come al solito i francesi: sono in 4, fanno gruppo tra loro, spesso chiacchierano più del dovuto ed in un tono non proprio sommesso.

lunedì 11 febbraio 2008

Non si finisce mai di imparare

Fine della vacanza.
Dopo aver speso ben 7 anni alle superiori per prendere un diploma che non ho usato, mi tocca ritornare a scuola. Da domani mattina inizio il corso base di Nederlands (Intensieve cursus). Quattro mattine alla settimana, fine prevista il 12 aprile 2008.
A più di 2 mesi dall'ultimo giorno lavorativo in Italia riprenderò (finalmente?) ad avere degli orari a scandire il passare delle ore e soprattutto dei giorni. E' d'obbligo la citazione: "Gli anni volano, sono certi pomeriggi che non passano mai".

martedì 29 gennaio 2008

Matilde compie 5 anni!


Matilde compie oggi 5 anni. Il suo primo compleanno belga. Come è d'uso da queste parti, all'asilo le hanno dato una corona da portare tutto il giorno, così gli altri bimbi le possono fare gli auguri (e chiederle un pezzo della torta che la mamma ha appositamente preparato).
Parla fiammingo ormai meglio dell'italiano, non sembra avere problemi con il cambio di asilo e di clima, sembra particolarmente immune ai malanni di stagione. Qualche giorno fa le ho detto che abbiamo comprato una casa con una stanza tutta per lei, e la risposta è stata: "Ancora un'altra casa?"

lunedì 28 gennaio 2008

Verdura a fette

Hanno operato Zucchino al cuore. Non ricordo i particolari tecnici del tipo d'intervento, e in fondo non è così importante: hanno operato Zucchino al cuore.

Nonostante un intervento di questo tipo sia una di quelle cose che ti mettono agitazione, soprattutto vista la frequenza delle minkiate fatte ultimamente dagli ospedali, sia lui sia Silvia sembrano aver reagito bene. Beh, saranno stati un po' ansiosi nell'attesa, credo, ma stando agli ultimi messaggi ricevuti sembra tutto a posto.
Auguri di pronta guarigione ad entrambi: a Zucchino per l'operazione in sè, a Silvia per non dover sopportare un malato rompiballe in giro per casa. Da parte nostra abbiamo iniziato i preparativi per la convalescenza; abbiamo comprato casa e stiamo pensando a come sistemare e arredare la stanza degli ospiti. Più di così...

mercoledì 16 gennaio 2008

Già che ci siamo... compriamo!

Dopo essere atterrati a Pisa, in arrivo da Charleroi, abbiamo dovuto aspettare il treno.


Già che c'eravamo abbiamo fatto due telefonate in Belgio e abbiamo comprato casa a Gent!

domenica 6 gennaio 2008

Prime sistemazioni


(Foto: panorama dallo "smochingpòint")
Oggi il cielo è terso e infinito, come solo può essere quando fa un freddo boia. Infatti ci sono tra i MENO 1 e più 1 gradi a seconda del momento. Di giorno. Di solito durante la notte scende di altri 5 o 6 gradi, quindi oggi più che mai non vorrei essere un senzatetto.
Ci hanno prestato una casa, di cui dobbiamo solo pagare le bollette. Su tre piani, è enorme: due soggiorni, cucina, sala da pranzo, 2 bagni, lavanderia, quattro camere matrimoniali, veranda. Piccolo difetto: impianto di riscaldamento degli anni '60. Nella zona giorno si sta bene, ma nei bagni e nelle camere la temperatura si ostina a saltellare tra i 9 e i 12 gradi. (Parentesi: 40 giorni di riscaldamento per la modica cifra di CINQUECENTO euro. Oltre al danno, la beffa!).
Abbiamo finalmente una connessione ADSL e pure un telefono fisso. Parafrasando gli inglesi: finalmente il resto del mondo non è più isolato.
Ho iniziato le pratiche per prendere la residenza ed iscrivermi all'equivalente belga dell'ufficio di collocamento. Probabilmente già mercoledì lavorerò un giorno presso una ditta di informatica, in regola, dando soldi io a loro invece del contrario (prerequisito fondamentale per aver diritto al sussidio è di aver lavorato almeno un giorno in regola sul territorio belga). In compenso il sussidio di disoccupazione equivale a poco più dei tre quarti del mio ultimo stipendio in Italia.

Gnu ìar, gnu laif

Ecco, si parte da qui. Primo gennaio 2008, primo giorno ufficiale da "niewe belg", ovvero "nuovo belga", come dice Gaea.

La metereologia per una volta è dalla mia parte. Brutto tempo e pioggia a Pisa alla partenza, circa 6 gradi; brutto tempo senza pioggia a Charleroi all'arrivo, circa 7 gradi.

Non è la prima volta che vengo in Belgio, e alcune sottigliezze già non le noto più. Charleroi è l'aeroporto minore di Brussels/Bruxelles: nonostante sia un aeroporto internazionale e al servizio di una nazione bilingue (in realtà le lingue ufficiali sono TRE!), la lingua corrente è il francese e non tutti gli annunci sono replicati in fiammingo.
In autostrada, nella zona vallone i cartelli riportano i nomi delle località solo in francese; nella zona fiamminga solo in fiammingo. Meglio informarsi prima: se per un vallone state andando a Tournai, per un fiammingo vi state dirigendo a Doornik.
Sempre in autostrada, la precedenza ce l'ha chi vaggia sulla corsia di DESTRA; chi è nella corsia di sinistra di solito rallenta senza strombazzare (e, almeno apparentemente, senza bestemmie), lasciando che chi viaggiava alla sua destra si immetta nella corsia di sorpasso.
Altra differenza con l'Italia, le autostrade sono gratuite e in buona percentuale (almeno la parte più vecchia) illuminate.

I belgi sono generalmente meno chiassosi e meno espansivi degli italiani, ma non mi sembra esattamente un difetto. In compenso seguono le regole, e di solito le regole valgono per tutti. Lo psiconano qui non avrebbe fatto fortuna.

Oggi festa di Natale posticipata, con il lato belga dei parenti. Chiacchiere, scambi di regali, pranzo (fortunatamente non rovinoso come quelli italiani), una tranquilla giornata in famiglia.

Stamattina, quando sono uscito a fumare la prima sigaretta, una bella sorpresa: una nebbia sognante aleggiava sulla cittadina, tanto che a malapena riuscivo a vedere la torre simbolo di Ieper. Probabilmente chi è abituato ai nebbioni da pianura non sarà altrettanto ben disposto, ma essendo nato e cresciuto in una ventosa città di mare continuo a trovare la nebbia affascinante. Dà un'avvolgente aura magica ad un banale mondo spigoloso.